Giorno 34 - Ucraina - 13 Luglio
- Dettagli
- Creato Sabato, 13 Luglio 2013 15:46
Partiamo introno alle 7.30, ci attendono 250km prima di attraversare il confine con L’ucraina, la strada è scorrevole, ci fermiamo poco dopo la partenza da un gommista per cambiare i pneumatici delle moto di Nicola, I kilometri scorrono veloci sotto le nostre ruote. Nel primo pomeriggio arriviamo al confine, come al solito 2 ore di attesa dal lato russo, poi passiamo alla dogana Ucraina, presentiamo come al solito la nostra montagna di carte, composte da due carnet Ata, libretti di immatricolazione, spagnoli, cinesi, passaporto Italiani, insomma non facile da gestire, i doganieri si arrendono dopo qualche obiezione ed alla fine fanno anche delle foto con noi.
Percorriamo in Ucraina circa 60 km, in totale oggi solo 360 per via del tempo speso in frontiera, ci fermiamo in una località balneare sul mare di Azov chiamata Novoazovs’k, dove nel weekend si popola di giovani, Valerio e Nicola lavorano fino a tarda notte per cambiare il motore della moto di Valerio, l’albero motore purtroppo non regge più il pignone e per evitare problemi più seri decidiamo di cambiarlo. Nel frattempo il resto della squadra si svaga in mezzo ai turisti Ucraini.
Path traveled today
Twitter Feed
Blog
Siamo arrivati al secondo appuntamento con la pagella della sostenibilità, oggi parliamo della nostra esperienza in Mongolia.
11 Luglio 2013 | Leggi tutto...
La crescente domanda mondiale di alimenti d’origine animale – uova, latticini, carne ha determinato l’esigenza di avere sistemi di allevamento molto efficienti, in grado, cioè, di produrre molto, in poco tempo e in poco spazio. Tanto più che la diminuzione della disponibilità di suoli ha di fatto impedito l'espansione del pascolo estensivo. L’avvento dell'allevamento intensivo ha rappresentato una soluzione in questo senso.
Produrre di più, in poco tempo e in meno spazio, ha degli effetti sull'ambiente di due tipologie: diretti, relativi all'allevamento vero e proprio, e indiretti, ne sono un esempio gli impatti della produzione di cereali per la nutrizione del bestiame.
Venendo meno i pascoli, infatti, sono cambiate anche le fonti di alimentazione destinate all’allevamento: circa l’80% della produzione di cereali mondiale, oggi, viene utilizzata come mangime negli allevamenti: i cereali, infatti, consentono agli animali di crescere più in fretta.
01 Luglio 2013 | Leggi tutto...
La mongolia delle popolazioni nomadi e delle steppe incontaminate.. siamo sicuri di non sognare ad occhi aperti?
Questo interessantissimo articolo di "Le monde diplomatique" fa il punto su un paese in transizione, dove solo 1/3 della popolazione vive ancora di pastorizia nomade.. e Ulan bator è la seconda città più inquinata del mondo.
01 Luglio 2013 | Leggi tutto...