Giorno 31 - Kazakhstan
- 10 Luglio
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- Creato Mercoledì, 10 Luglio 2013 08:35
Oggi è esattamente un mese che siamo in viaggio e infatti iniziamo a sentirci stanchi, soprattutto dopo la giornata di ieri che è stata massacrante. In generale, per capire cosa vuole dire viaggiare con delle moto elettriche è bene cercare di spiegare come funziona la nostra giornata, che di fatto si organizza intorno alla durata delle batterie ed al tempo necessario per la loro ricarica. Dobbiamo innanzitutto dire che un viaggio di questa portata in zone così remote sarebbe impossibile se non avessimo la nostra stazione di ricarica mobile e delle batterie che possiamo cambiare durante il giorno.
Possiamo guidare fino a 250km prima di fare una ricarica che richiede almeno 2 ore e mezza, il vincolo dell’elettrico c'è, e in particolare lo abbiamo vissuto in chiusura di giornata, perché molto spesso manca “tanto così” per arrivare alla destinazione ma per farlo è necessaria una pausa per ricaricare. Non è stato questo il caso ieri sera dove la moto di Nicola è arrivata a 300mt dall’hotel e quindi ha chiuso la giornata spingendo.
A proposito di ieri, ci siamo fermati a dormire a Makat, una città sorta vicino ai pozzi petroliferi, appena arrivati la Polizia ci ha messo in guardia avvisandoci della presenza di molti balordi e alcolizzati. Come se questo non bastasse abbiamo ricevuto un gelido benvenuto dalla proprietaria dell’hotel, maleducata e tutt’altro che ospitale, la quale si è rifiutata di farci ricaricare le batterie delle moto facendoci partire questa mattina senza “il pieno”.
Dopo 200 km, passata, Atyrau, ci siamo fermati in un caffè a ricaricare batterie e fisico. Abbiamo mangiato palmeni, dei ravioli in brodo di tradizione Russa. Finalmente intorno alle 17, dopo 330k siamo arrivati alla tanto attesa spiaggia sul mar Caspio, sabbia bianca e dune hanno fatto da contorno a un mare di colore marrone, non molto invitante per il bagno, che comunque abbiamo fatto! Per cena il buon Flavio ha preparato del riso e dei pomodori. Dopo cena ne abbiamo approfittato per andare a letto presto gustandoci un tramonto da favola...
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Siamo arrivati al secondo appuntamento con la pagella della sostenibilità, oggi parliamo della nostra esperienza in Mongolia.
11 Luglio 2013 | Leggi tutto...
La crescente domanda mondiale di alimenti d’origine animale – uova, latticini, carne ha determinato l’esigenza di avere sistemi di allevamento molto efficienti, in grado, cioè, di produrre molto, in poco tempo e in poco spazio. Tanto più che la diminuzione della disponibilità di suoli ha di fatto impedito l'espansione del pascolo estensivo. L’avvento dell'allevamento intensivo ha rappresentato una soluzione in questo senso.
Produrre di più, in poco tempo e in meno spazio, ha degli effetti sull'ambiente di due tipologie: diretti, relativi all'allevamento vero e proprio, e indiretti, ne sono un esempio gli impatti della produzione di cereali per la nutrizione del bestiame.
Venendo meno i pascoli, infatti, sono cambiate anche le fonti di alimentazione destinate all’allevamento: circa l’80% della produzione di cereali mondiale, oggi, viene utilizzata come mangime negli allevamenti: i cereali, infatti, consentono agli animali di crescere più in fretta.
01 Luglio 2013 | Leggi tutto...
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