Giorno 30 - Kazakhstan
- 9 Luglio
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- Creato Martedì, 09 Luglio 2013 20:02
Partiti di buonora da Kandyagash nonostante una notte insonne flagellata da zanzare. Percorriamo 200km fino al caffè Dam, un piccolo ristoro, purtroppo chiuso, ricavato da una cisterna di un camion, ne approfittiamo per ricaricare e troviamo un po’ di ombra per un riposino, la temperatura oggi è intorno ai 40°C, per fortuna c’è un po’ di vento ad attenuare la calura.
Durante il pranzo riguardiamo le mappe e facciamo i programmi per i prossimi giorni, sentiamo la vicinanza all’Europa e ad Odessa dove ci concederemo un giorno di riposo. Inoltre Carlo Mantori tornerà a unirsi alla squadra dopo la sua parentesi lavorativa.
Il pomeriggio è un finale di giornata... con i botti! La strada diventa una pista, buche di un metro e mezzo ci accompagnano per 200 kilometri, a 30 kilometri dall’arrivo, ormai alle 21.30, la macchina del mesto Giorgio Ceppi, si infanga e solo grazie ad un cavo di acciaio riusciamo a tirarla fuori. Dopo circa un'ora, arriviamo a destinazione alle 23.30, in una città non molto ospitale, ma stanchi troviamo comunque un posto dove dormire. A domani!
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Siamo arrivati al secondo appuntamento con la pagella della sostenibilità, oggi parliamo della nostra esperienza in Mongolia.
11 Luglio 2013 | Leggi tutto...
La crescente domanda mondiale di alimenti d’origine animale – uova, latticini, carne ha determinato l’esigenza di avere sistemi di allevamento molto efficienti, in grado, cioè, di produrre molto, in poco tempo e in poco spazio. Tanto più che la diminuzione della disponibilità di suoli ha di fatto impedito l'espansione del pascolo estensivo. L’avvento dell'allevamento intensivo ha rappresentato una soluzione in questo senso.
Produrre di più, in poco tempo e in meno spazio, ha degli effetti sull'ambiente di due tipologie: diretti, relativi all'allevamento vero e proprio, e indiretti, ne sono un esempio gli impatti della produzione di cereali per la nutrizione del bestiame.
Venendo meno i pascoli, infatti, sono cambiate anche le fonti di alimentazione destinate all’allevamento: circa l’80% della produzione di cereali mondiale, oggi, viene utilizzata come mangime negli allevamenti: i cereali, infatti, consentono agli animali di crescere più in fretta.
01 Luglio 2013 | Leggi tutto...
La mongolia delle popolazioni nomadi e delle steppe incontaminate.. siamo sicuri di non sognare ad occhi aperti?
Questo interessantissimo articolo di "Le monde diplomatique" fa il punto su un paese in transizione, dove solo 1/3 della popolazione vive ancora di pastorizia nomade.. e Ulan bator è la seconda città più inquinata del mondo.
01 Luglio 2013 | Leggi tutto...