Giorno 27 - Kazakhstan
- 6 Luglio
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- Creato Sabato, 06 Luglio 2013 12:03
Damiano: new entry nel team Meneghina
Siamo arrivati ieri ad Atbasar intorno a mezzanotte, e questa mattina alle 6 eravamo già operativi. Primo obbligo delle giornata: riparare la foratura della moto di Valerio!
Messa a punto la moto e caricate le batterie ci mettiamo in viaggio per Kostanai, 500 km di strada asfaltata senza buche, ma piena zeppa di camion. E' questo, infatti, l'unico percorso battuto dai tir che dal sud del Kazhakstan riforniscono di frutta e verdura la Russia.
Dopo pochi kilometri ci fermiamo da un agricoltore che ci dice essere la zona dell'orzo, infatti per decine e decine di kilometri incontriamo campi coltivati ed ogni tanto immensi silos per stipare i cereali.
Intorno alle 11.30 ci fermiamo nel letto di un fiume in secca per una ricarica e ne approfittiamo per un pisolino all'ombra di un albero. Finalmente la pioggia dei giorni scorsi ha lasciato spazzio a un sole caldo e piacevole. Dopo altri 180km un ristoro pieno di camion ci stimola l'appetito e ne approfittiamo per una merenda a base di sansay, i pranzerotti con carne e cipolla kazhaki.
Flavio intanto, che ha accompagnato Mirco all'aeroporto di Astana e nel contempo ha preso Damiano che lo sostituirà, ci sta raggiungendo sulla seconda macchina.
Alle 9 di sera arriviamo finalmente a Kostanai pronti per un altro giorno impegnativo, contiamo infatti di partite presto domani, vogliamo a tutti costi recuperare il ritardo per uscire dal Kazhakstan come previsto l'11 luglio.
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Siamo arrivati al secondo appuntamento con la pagella della sostenibilità, oggi parliamo della nostra esperienza in Mongolia.
11 Luglio 2013 | Leggi tutto...
La crescente domanda mondiale di alimenti d’origine animale – uova, latticini, carne ha determinato l’esigenza di avere sistemi di allevamento molto efficienti, in grado, cioè, di produrre molto, in poco tempo e in poco spazio. Tanto più che la diminuzione della disponibilità di suoli ha di fatto impedito l'espansione del pascolo estensivo. L’avvento dell'allevamento intensivo ha rappresentato una soluzione in questo senso.
Produrre di più, in poco tempo e in meno spazio, ha degli effetti sull'ambiente di due tipologie: diretti, relativi all'allevamento vero e proprio, e indiretti, ne sono un esempio gli impatti della produzione di cereali per la nutrizione del bestiame.
Venendo meno i pascoli, infatti, sono cambiate anche le fonti di alimentazione destinate all’allevamento: circa l’80% della produzione di cereali mondiale, oggi, viene utilizzata come mangime negli allevamenti: i cereali, infatti, consentono agli animali di crescere più in fretta.
01 Luglio 2013 | Leggi tutto...
La mongolia delle popolazioni nomadi e delle steppe incontaminate.. siamo sicuri di non sognare ad occhi aperti?
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01 Luglio 2013 | Leggi tutto...