Giorno 10 - Mongolia
- 19 Giugno
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- Creato Mercoledì, 19 Giugno 2013 05:55
Un canyon rossastro: Le Flaming Cliffs
Siamo arrivati intorno a mezzogiorno a Dalanzadgad. Il nostro obiettivo era quello di trovare un meccanico che potesse aiutarci a sistemare e apportare piccole modifiche ai nosti pick-up messi a dura prova in questi ultimi due giorni da un terreno decisamente poco facile. Buche, sassi, sabbia e piste molto dure, infatti, hanno letteralmente "smontato" i nostri mezzi: abbiamo dovuto sistemare la lastra "proteggi-motore" e trovare nuove viti, perse durante il tragitto a causa delle continue vibrazioni e sollecitazioni.
Sistemate le 4x4 e fatte un po' di provviste abbiamo proseguito per altri 90 km verso nord raggiungendo le famose Flaming Cliffs, il cui vero nome è Bajanzag.
Ci si è aperto di fronte uno spettacolo difficile da descrivere: un vero e proprio canyon di terra rossastra tra formazioni rocciose dalle stravaganti forme, che Nicola e Valerio si sono divertiti a percorrere in sella alle loro off road, davanti all'occhio "fotografico" di Mirco.
Dopo pochi chilometri abbiamo raggiunto l'accampamento più vicino e trovato rifugio in una delle sue Mongol Ger. Ci è stata offerta un'ottima cena con riso accompagnato da carne di pecora.
Domani il paesaggio e il terreno cambieranno nuovamente, ci spingeremo verso le dune di sabbia e saremo ancora per un po'lontani dalla civiltà ai più conosciuta.
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Siamo arrivati al secondo appuntamento con la pagella della sostenibilità, oggi parliamo della nostra esperienza in Mongolia.
11 Luglio 2013 | Leggi tutto...
La crescente domanda mondiale di alimenti d’origine animale – uova, latticini, carne ha determinato l’esigenza di avere sistemi di allevamento molto efficienti, in grado, cioè, di produrre molto, in poco tempo e in poco spazio. Tanto più che la diminuzione della disponibilità di suoli ha di fatto impedito l'espansione del pascolo estensivo. L’avvento dell'allevamento intensivo ha rappresentato una soluzione in questo senso.
Produrre di più, in poco tempo e in meno spazio, ha degli effetti sull'ambiente di due tipologie: diretti, relativi all'allevamento vero e proprio, e indiretti, ne sono un esempio gli impatti della produzione di cereali per la nutrizione del bestiame.
Venendo meno i pascoli, infatti, sono cambiate anche le fonti di alimentazione destinate all’allevamento: circa l’80% della produzione di cereali mondiale, oggi, viene utilizzata come mangime negli allevamenti: i cereali, infatti, consentono agli animali di crescere più in fretta.
01 Luglio 2013 | Leggi tutto...
La mongolia delle popolazioni nomadi e delle steppe incontaminate.. siamo sicuri di non sognare ad occhi aperti?
Questo interessantissimo articolo di "Le monde diplomatique" fa il punto su un paese in transizione, dove solo 1/3 della popolazione vive ancora di pastorizia nomade.. e Ulan bator è la seconda città più inquinata del mondo.
01 Luglio 2013 | Leggi tutto...